giovedì 13 novembre 2008

Burn after reading

Visto oggi. Favoloso, geniale. Un'accozzaglia di idioti convinti di essere coinvolti in qualche cosa di vitale che richiede tutte la loro perspicacia è il ritratto perfetto del lato deteriore dell'uomo moderno. Il momento clou è forse quello dell'investigatore che durante il pedinamento si imbarca in un parcheggio strettissimo tra due macchine senza pensare che potrebbe capitargli di dover uscirne di corsa, cosa che poi succede.

giovedì 30 ottobre 2008

Sono in crisi

"E ora un ddl contro gli imbrattamuri", ha detto.

Non riesco a fare una critica al Berlusconi III.

lunedì 27 ottobre 2008

Troppo forte

Obama annuncia tagli alla scuola e alla ricerca.

domenica 26 ottobre 2008

Ma che ne sanno?

Avendo scritto a suo tempo questo a Severgnini, non sarei imparziale se non facessi la stessa domanda a Christian Rocca, che non è facilone come Severgnini, però, anche lui, che ne sa?

L'ABC

Ecco l'alfabeto di Youtube, i risultati più popolari per lettera. Potrà essere utile rivisitarlo di tanto in tanto, penso di usarlo come strumento veloce per misurare i trend:

Akon, Beijing, Chris Brown, Disturbia, Eminem, funny, Green Day, Hannah Montana, im yours, Jonas Brothers, Katy Perry, Lil Wayne, Miley Cirus, Naruto , Olympics, Paramore, Queen, Rihanna, Shakira, Take a Bow, Usain Bolt, Vanessa Hudgens, When I grow up, x factor, Youtube, Zac Efron.

lunedì 20 ottobre 2008

Jesus Christ superstar

Ha deciso di passare ai miracoli pesanti per convertire i cinesi.

Genova, California

Da Wikipedia, alla voce "San Francisco":

Il clima di San Francisco si potrebbe in un certo senso definire "oceanico-mediterraneo" poiché è caratterizzato da una componente marcatamente marittima, con escursioni termiche annue estremamente contenute (8°C di differenza tra mese più freddo e mese più caldo) e giornaliere che variano, a seconda della stagione, dai 6 ai 10 gradi. [...]
L'estate è la stagione delle nebbie, le precipitazioni sono quasi assenti e le temperature medie variano dai 13 gradi della notte ai 22 del giorno. Molto raramente in città si superano i 30 gradi, ma il record assoluto è di +40°C. In questa stagione vi sono però marcate differenze tra i vari quartieri della città, tra le zone maggiormente influenzate dalle nebbie dell'oceano, quindi più fresche, e quelle meno influenzate, quindi più calde.
Settembre, con una temperatura media di +18°C, è il mese più caldo e quello in cui spesso si raggiungono le temperature massime più elevate. Forma, insieme ad ottobre, il periodo denominato Indian Summer. A novembre le temperature cominciano rapidamente a scendere e, con il ritiro dell'anticiclone più a sud, inizia la stagione delle piogge. Tra novembre e marzo scendono 400 dei 500 mm di pioggia che complessivamente cadono sulla città durante l'anno.
Gennaio, con una temperatura media di +9.5°C, è il mese più freddo. Le notti sono spesso fredde ma le gelate rarissime e la temperatura più bassa di sempre registrata in città è stata di -2°C. Le nevicate sono eventi eccezionali, l'ultima di cui si abbia notizia risale al 1976.
Estati fresche, nebbiose e siccitose, inverni miti e piovosi, queste le caratteristiche principali del clima di San Francisco.



Sempre Wikipedia, alla voce "Genova":

Il clima di Genova si potrebbe in un certo senso definire "oceanico-mediterraneo" poiché è caratterizzato da una componente marcatamente marittima, con escursioni termiche annue estremamente contenute (8°C di differenza tra mese più freddo e mese più caldo) e giornaliere che variano, a seconda della stagione, dai 6 ai 10 gradi. Gennaio, con una temperatura media di +9.5°C, è il mese più freddo. Le notti sono spesso fredde ma le gelate rarissime e la temperatura più bassa di sempre registrata in città è stata di -2°C. Le nevicate sono eventi eccezionali.
L'estate è la stagione delle nebbie, le precipitazioni sono quasi assenti e le temperature medie variano dai 13 gradi della notte ai 22 del giorno. Molto raramente in città si superano i 30 gradi, ma il record assoluto è di +40°C. In questa stagione vi sono però marcate differenze tra i vari quartieri della città, tra le zone maggiormente influenzate dalle nebbie del mare quindi più fresche, e quelle meno influenzate, quindi più calde.
Settembre, con una temperatura media di +18°C, è il mese più caldo e quello in cui spesso si raggiungono le temperature massime più elevate. Forma, insieme ad ottobre, il periodo denominato Genoa Summer. A novembre le temperature cominciano rapidamente a scendere e, con il ritiro dell'anticiclone più a sud, inizia la stagione delle piogge. Tra novembre e marzo scendono 400 dei 500 mm di pioggia che complessivamente cadono sulla città durante l'anno. Estati fresche, nebbiose e siccitose, inverni miti e piovosi, queste le caratteristiche principali del clima di Genova.


L'avreste detto? U-g-u-a-l-i. Al grado centigrado.

mercoledì 15 ottobre 2008

Bob e dintorni


Consigliare l'ascolto dell'immortale album di Bob Dylan, "Blood on the tracks", mi sembrerebbe quasi banale. Mi limito quindi a segnalare questo sito a tutti quelli che si sono sempre chiesti che diavolo vuol dire la tale o tal'altra canzone. Lo spunto viene da una delle perle del disco, "Lily, Rosemary and the Jack of Hearts" su cui va avanti, su quel sito una discussione da sei anni.

lunedì 13 ottobre 2008

Giornali, specchio dei tempi



-I frati gaudenti… il nome anticipa già un po’ le loro attività (Ita)
-Beatrice vuol dire portatrice di piacere, di godimento.. (e guardando una compagna di classe di nome Beatrice)..
poi vedine tu le modalità!!! (ita)
- Pietro e Alessandro Verri hanno scritto molto invece Giovanni occupava il suo tempo con un’altra attivita…
(ita)
-C’è un detto ragazzi che dice che quando Beccaria disse a sua figlia Giulia “Fatti una famiglia”.. lei colse alla
lettera questa frase.. infatti si è fatta proprio tutti i fratelli Verri (ita)
- Quando Flaubert diceva nel suo libro “Madame Bovary c’est moi” non voleva dire che di notte per le strade
faceva il travestito… (ita)



Quanto avete appena letto è un estratto dalla mitica rubrica "Disse la vacca al mulo" del Dràgut, il giornalino del Liceo D'Oria alla cui nascita partecipai nel lontano 1996, contribuendo con entusiasmo alla raccolta di castronerie dei professori; che però, se ricordo bene, allora erano tali, o al più doppi sensi maldestri (ad esempio, argomento Dialoghi socratici, "e questa è una delle cose che Platone ha messo in bocca a Socrate"), e non invece voluti ammiccamenti a sfondo sessuale, che trovo, più che leggermente fuori luogo, dei patetici espedienti di guadagnarsi la simpatia della classe, certamente più comodo che imporre una disciplina. Sono a rischio moralismo, mi rendo conto. Lo spirito stesso della rassegna è sempre stato quello di deridere senza stigmatizzare gli svarioni che escono di bocca a chiunque. Il fatto è che dodici anni dopo quelli che erano stati designati come le vittime sembrano fare a gara per ottenere una citazione. Per riassumere, a prendersi gioco dell'autorità c'è gusto finché l'autorità c'è. L'egualitarismo è palloso. Via, l'ho detto. Cosa? Sì, ero già reazionario quando ero al Dràgut.

martedì 7 ottobre 2008

Hyde Park Corner

Mio intervento, su spunto di questo pezzo di Giulianone.



"[...]trent’anni dopo le legislazioni europee l’aborto non è più depenalizzato per sanare la piaga della clandestinità ma legittimato da una oscena cultura di morte che si incarna anche in politiche pubbliche eugenetiche in tutto il mondo [...]". C'è qualcosa che non va in questa formula. C'è qualcosa che non va nella posizione di chi accetta il diritto di una donna ad abortire non perché ci crede ma perché il perseguimento del reato - come tale in effetti egli vorrebbe vederlo trattato - non è abbastanza efficace. Lasciando perdere se chi decide di abortire è pervaso da una "oscena cultura di morte" oppure no, che mi pare una valutazione un po' troppo soggettiva per informare un provvedimento legislativo, è chiaro che chi a suo tempo accettò la legge 194 con queste motivazioni, e non perché riteneva che lo Stato non avesse il diritto di perseguire penalmente una donna che interrompe una gravidanza, è vittima di un malinteso, e non è poi molto credibile quando in campagna elettorale cerca di rassicurare negando di avere intenzioni coercitive. Dare l'impressione che coerciresti ma non puoi non è precisamente il modo in cui ti guadagni l'altrui fiducia.

sabato 4 ottobre 2008

E viene via dal briefing

Veltroni mesi fa sentì dire "yes, we can" da Barack Obama e coniò "si può fare". E pazienza. Ora in America, con la crisi economica, si sente dire tutto il tempo dai candidati che bisogna occuparsi meno di Wall Street e più di "Main Street", che dev'essere un po' la strada principale delle cittadine e dei quartieri (quella che in Inghilterra si chiama High Street), quella coi negozi dove la gente fa la spesa. Oggi Veltroni è intervenuto a dire che bisogna concentrarsi meno sulla Borsa di Milano e più sulla borsa della spesa. Vai Walter.

***

Nel frattempo, la Presidente dei giovani imprenditori ha detto di essere "confidente", non mi ricordo su cosa.
Capra!!! Si dice "fiduciosa" !!! Non sei in America!!! Fattene una ragione, oppure vacci!!!

martedì 30 settembre 2008

Musica!

Gli Ex-Otago da Genova. L'ultimo lavoro del grande Conor. Kala di M.I.A. (vedi la famosa Paper Planes). Per il filone neo-psichedelico, Magnetic Fields e MGMT. E poi i fantastici Vampire Weekend.

venerdì 26 settembre 2008

Lilli Gruber delude?

Bisognava essersi illusi.

lunedì 22 settembre 2008

L'Europa arranca

Elites ed eletti

Oggi su Wittgenstein Luca Sofri, a sostegno della sua campagna per l'elitismo in politica, ci passa questo articolo pubblicato su Newsweek a firma di Sam Harris (che, scopro ora e non ne sono affatto sorpreso, non è un notista politico, ma uno scrittore). Lo spunto nasce dalla nomina di Sarah Palin, governatore dell'Alaska, a candidata vicepresidente di John McCain, e dal suo discorso alla convention repubblicana di Denver in cui rivendicava con orgoglio il suo essere una mamma qualunque inciampata per caso nella politica e la sua non appartenenza alle élites di Washington.
L'articolo, che mi pare sballato da cima a fondo, tocca tuttavia un paio di questioni di rilievo, al di là della palese avversione dell'autore nei confronti di Sarah Palin. Dice Harris:

The point to be lamented is not that Sarah Palin comes from outside Washington, or that she has glimpsed so little of the earth's surface (she didn't have a passport until last year), or that she's never met a foreign head of state. The point is that she comes to us, seeking the second most important job in the world, without any intellectual training relevant to the challenges and responsibilities that await her.


The problem, as far as our political process is concerned, is that half the electorate revels in Palin's lack of intellectual qualifications. When it comes to politics, there is a mad love of mediocrity in this country


What doesn't she know about financial markets, Islam, the history of the Middle East, the cold war, modern weapons systems, medical research, environmental science or emerging technology? Her relative ignorance is guaranteed on these fronts and most others, not because she was put on the spot, or got nervous, or just happened to miss the newspaper on any given morning. Sarah Palin's ignorance is guaranteed because of how she has spent the past 44 years on earth.



Allenamento intellettuale. Questa sarebbe dunque la cartina al tornasole per valutare le capacità di un politico e di uno statista. Deve sapere tutto della storia del Medio Oriente, delle tecnologie emergenti, dei mercati finanziari, della ricerca medica eccetera. Una specie di Pico de Paperis insomma sarebbe il presidente degli Stati Uniti ideale, un Consiglio dei ministri o un'Amministrazione di premi Nobel la soluzione di tutti i problemi. Peccato che la "metà dell'elettorato" (quella che vota i Repubblicani, presumo; ah la finezza intellettuale! pensavo li avessimo solo in Italia questi pensatori) adora "la mediocrità", e quindi bisogna che anche quelli come Harris ne sopportino un po'.

Sarah Palin io la conosco poco e niente, ma dal suo percorso "all too ordinary", come lo chiama Sam Harris, si può dedurre che è una che per diventare governatore dell'Alaska avrà dovuto e voluto impegnarsi in confronti di idee, raccolte di fondi, piccoli incarichi organizzativi, poi via via più importanti, avrà dovuto leggere dei bilanci di enti statali, aver a che fare col mondo delle imprese, prendere decisioni impopolari, a volte tempestive, eccetera. Non è questo il training di un politico? Partire dalla propria comunità e con la passione, la capacità di costruire relazioni chiave, il consenso popolare, ascendere alla politica nazionale? Imparare il valore dei processi democratici e della libertà, il concetto di funzione pubblica come servizio? Le sa Harris queste cose? Mica tanto, mi pare, visto che a un certo punto dice testualmente:

Should she become president, Palin seems capable of enacting policies so detached from the common interests of humanity...


Gli interessi dell'umanità, a parte la difficoltà di stabilire che cosa siano, si può chiedere di perseguirli al Papa, o al Dalai Lama forse; il Presidente degli Stati Uniti lo eleggono gli statunitensi e gli interessi che dovrebbe fare sono i loro.

Già, lo eleggono. Harris e altri come lui sembrano sopportare davvero a fatica quest'idea degli elettori e degli eletti. Preferiscono le élites. Anche a Sofri piacciono. Il passaggio che cercava penso sia questo:

Ask yourself: how has "elitism" become a bad word in American politics? There is simply no other walk of life in which extraordinary talent and rigorous training are denigrated. We want elite pilots to fly our planes, elite troops to undertake our most critical missions, elite athletes to represent us in competition and elite scientists to devote the most productive years of their lives to curing our diseases. And yet, when it comes time to vest people with even greater responsibilities, we consider it a virtue to shun any and all standards of excellence. When it comes to choosing the people whose thoughts and actions will decide the fates of millions, then we suddenly want someone just like us, someone fit to have a beer with, someone down-to-earth—in fact, almost anyone, provided that he or she doesn't seem too intelligent or well educated.


Oltre alla rozzezza del linguaggio - io diffido sempre di chi dà e nega etichette d'intelligenza con tanta nonchalance - qui sì che c'è dell'ignoranza, altro che non sapere la storia dei califfati! I piloti e gli scienziati non vengono eletti, vengono selezionati; attraverso prove d'ammissione, esami, concorsi. Perché Sam Harris non si chiede come mai non si fa così anche coi sindaci, i governatori, i senatori, i presidenti? Forse perché misurare l'area di Churchill e di Reagan, come quella di Byron o di Shakespeare, non si può. Forse perché c'è di mezzo qualche interesse di troppo per lasciar fare tutto a una commissione d'esame comunque assortita. Forse perché una società che vuole progredire deve tendere ad includere idealmente tutti nell'amministrazione della cosa pubblica, e non invece creare delle caste intellettuali da una parte e un popolo bue dall'altra.

Il direttore di Newsweek, Fareed Zakaria, ha scritto un libro interessantissimo, che io ho letto, sui limiti da mettere alla democratizzazione della società e sulle condizioni in cui l'instaurazione di un regime democratico può dirsi efficace, cioè stabile. I discorsi di Harris sono più spicci e, a volerne tirare le fila, vanno in una direzione: ci sono troppi stupidi, e gli stupidi votano per degli stupidi; cervelloni (solo se atei: c'è tutta una parte sulla fede religiosa come causa d'interdizione ai pubblici uffici che per ora tralascio) al potere, via il diritto di voto indiscriminato. E meno male che c'è il Partito repubblicano che aiuta a capire a chi va tolto.

sabato 20 settembre 2008

venerdì 19 settembre 2008

C'è chi dice no

Rivolta in strada contro l'ultima strage della camorra, protagonista la comunità ghanese. A quanto pare ai ghanesi - che pure così viziati non saranno - questo regime criminale fatto di pizzi e di punizioni a mezzo mitra non va bene. Gli va meno bene che ai nativi, a quanto pare: io azioni di questo genere fatte da campani non ne ricordo (al massimo si è visto qualche lancio di oggetti contro i poliziotti che venivano ad arrestare il delinquente di turno). Che la soluzione alla piaga criminale del sud passi per dei gruppi immigrati che all'amministrazione mafiosa non sono abituati da qualche secolo e non ci si vogliono abituare?

giovedì 18 settembre 2008

Lotta il BIG8

Molti vengono tacciati di bigottismo ingiustamente. Avendo dunque avvistato un bigotto vero, mi sembra giusto segnalarlo: Camillo Langone, sull'intelligente proposta del ministro Brunetta, commenta così, da aspirante membro del Ministero per la Promozione della Virtù e Soppressione del Vizio in vigore nel defunto governo talebano.

venerdì 1 agosto 2008

E' per cose come questa....

...che alla fine gli perdono sempre tutto, dal libretto rosso ad Agnoletto e tutto il resto in mezzo.

martedì 22 luglio 2008

Rom e Roma

Visto che il titolo viene bene, dico la mia su due questioni, una seria l'altra no.

Impronte digitali ai rom, a tutti, a nessuno. Il problema mi pare malposto se quello di cui si tratta è prendere le impronte a chi richiede il rilascio o il rinnovo di un documento - e l'unica modalità possibile è questa, visto che non credo che verranno mandati i Carabinieri a prenderle porta per porta. Ce l'hanno i rom un documento d'identità? Non mi risulta. Gli immigrati clandestini? Ovviamente no. Hanno intenzione di richiederlo? Manco per niente. E quindi di cosa stiamo parlando? Stiamo filosofando come al solito? Facciamo "della poesia", come diceva l'indimenticato preside de "La scuola"? (Vedi barra video).

Bossi che insulta l'inno...zzz...yt6j9nbù (testa che crolla sulla tastiera ndb). Sono quattro giorni che ci stiamo sorbendo rievocazioni dell'evento, censure, richieste di ulteriori censure, conferme, smentite, il Piave, la Mussolini, il federalismo dell'odio, tutti ad agitarsi, invece di spiegare semplicemente a Bossi che "schiava di Roma" non è la Padania, è la "vittoria", ché tale "Iddio la creò"; nient'altro che una brutta espressione letteraria, dentro un brutto inno, scritto però da uno che è morto per la Patria. Io farei un patto: finché Bossi non decide di fare altrettanto, inni suoi non può proporne e la smette di rompere i maroni.

domenica 20 luglio 2008

Aggiornamento sul Global Warming/5 (mi pare)

Un Luglio freschissimo...


Qui Piero Vietti: "Sul fatto poi che i discorsi sullo scioglimento dell'Antartide siano fatti considerando solo una penisola dove in effetti il ghiaccio diminuisce, senza però citare mai le zone dello stesso continente in cui il ghiaccio sta aumentando, ci sarebbe molto da dire."

giovedì 17 luglio 2008

lunedì 14 luglio 2008

Maschilisti a chi?

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::





::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

domenica 13 luglio 2008

Gioventù bruciata


Guarda se uno deve arrivare a quasi trent'anni prima di scoprire quanto divinamente deliziose sono le lingue di gatto pucciate nel caffè.

venerdì 11 luglio 2008

Una volta e basta

Visto che ha pubblicato sul Corriere, la prendo un attimo sul serio e dico perché è un'analfabeta della democrazia, megalomane e anche un po' violenta.

Riporto l'intervento, con commenti in grassetto.



Caro Direttore, per tutti quelli scioccati dalla stampa di questi giorni, voglio rassicurare: non siete impazziti e non sono nemmeno impazziti i giornali. La questione è molto semplice, questo sistema fradicio e corrotto vede nell'eliminazione del dissenso l'unica possibilità di salvezza. Scrive Filippo Ceccarelli su Repubblica in relazione al mio intervento a piazza Navona: «Nulla del genere si era mai visto e ascoltato a memoria di osservatore». Questa cosa, Ceccarelli, si chiama libertà. (Non è necessario fare qualcosa di mai visto e mai ascoltato per esercitare la libertà. Questa è, tutt'al più, una forma di libertà. Una libertà di cui tu non hai alcun merito, cara, il merito è dello Stato democratico in cui vivi che ti consente di parlare in piazza). Non hai mai visto una persona che chiama le cose col suo nome, anche quelle di cui tutti convengono sia assolutamente vietato parlare, come l'ingerenza inaccettabile del Vaticano nella vita politica del Paese e nelle vite private dei cittadini italiani (Vietato? Vale il commento di sopra. Scrivi forse da qualche galera adesso?). Caro Ceccarelli, hai fatto un'esperienza straordinaria. Col tempo apprezzerai la fortuna di esserti trovato lì l'8 luglio.

Quello che hanno visto i presenti e gli utenti di internet è una piazza ricolma di gente, che è stata in piedi per tre ore ad ascoltare e ad applaudire entusiasta (E quindi? Succedeva anche in Piazza Venezia negli anni Trenta. A proposito di libertà). Gli interventi più criticati dai media sono quelli che hanno avuto indiscutibilmente più successo. Nel mio intervento, al contrario di quello che tanti bugiardoni hanno scritto, gli applausi più forti sono stati sulle critiche alla politica del Vaticano e le frasi più forti fra quelle sono state applaudite ancora di più. (Populisti su populisti ci erano arrivati ben prima di te). Questa manifestazione è stata il giorno dopo descritta come un fallimento, un errore, un autogol. Stampa e tv hanno tirato fuori il manganello e con i mezzi della diffamazione, della menzogna e dell'insulto stanno cercando di scoraggiare chi ha partecipato, a continuare. (Ah, non è libertà di stampa?) Alcune ovvie piccole verità: — A sinistra si lamentano del fallimento della manifestazione quando l'unico elemento di insuccesso è costituito dai loro stessi interventi. Se non avessero parlato in tanti di insuccesso a dispetto dei fatti, la manifestazione sarebbe stata percepita per quello che è stata: un successone. — Berlusconi e i suoi sono furiosi per quanto è accaduto e il sondaggio che direbbe che Berlusconi ci ha guadagnato lo ha visto solo Berlusconi.
http://www.blogger.com/img/gl.bold.gif
Quello che dice potrebbe non essere vero. — L'intenzione di espellere Di Pietro era già evidente da parte del Pd e non è per me e Grillo che i due si sono separati. Pare che Veltroni gli preferisca Casini. Non è una battuta. — Le parlamentari che hanno difeso la Carfagna sostenendo che io in quanto donna non posso attaccare un'altra donna, insultando me sono cadute in contraddizione. — Pari opportunità e Carfagna sono due concetti incompatibili come Previti e giustizia. (E' un assioma? Che razza di affermazione è?) — È falso che non si possa criticare il presidente della Repubblica. Si può e ci sono buone ragioni per farlo ad esempio impugnando il parere dei cento costituzionalisti sul Lodo Alfano. — È falso che non si possa criticare e attaccare il Papa. Si può e ci sono buone ragioni per farlo. Ho letto un po' dappertutto che il Papa sarebbe una figura super partes. Super partes non è uno che si schiera con tutte le sue forze su ogni tema, dalla scuola ai candidati alle elezioni, alla moda e alla cucina, con interventi spesso molto al di sotto delle parti, cosa su cui anche la Littizzetto, esimia collega, ha efficacemente ironizzato. (Quanto a Napolitano, per qualche motivo mi fido più di lui che di Sabina Guzzanti come custode della Costituzione. Quanto al Papa. Super partes, pulcina, non vuol dire non schierarsi su niente, vuol dire non prendere posizioni politiche precostituite. Fede non è super partes. Il Manifesto nemmeno. Il Papa sta dalla parte della Chiesa come deve fare. Libertà vuol dire che ha il diritto di farlo, così come lo Stato Italiano ha il diritto di legiferare diversamente e tu quello di contestarlo. Solo che di queste tre libertà ti vanno bene solo le ultime due) — La reazione furibonda di tutto il mondo politico alle parole di alcuni liberi pensatori, dimostra che gli interventi fatti sono stati importanti ed efficaci. La repressione dei media rivela la debolezza politica di una classe dirigente che in entrambi i poli è nata a tavolino. Gli unici elementi che hanno una oggettiva radice popolare e sono rappresentati in Parlamento allo stato attuale, sono Lega e Di Pietro. (...e questo cosa diavolo vuol dire?! Come l'ha misurata l'"oggettiva radice popolare"?!)

E crescono. Berlusconi e Pd calano vertiginosamente. (Boh. Berlusconi ha appena vinto le elezioni) — C'è un partito finto, il Pd, nato senza idee, tranne quella di fondere due partiti per ingrandirsi con lo stesso criterio con cui si accorpano le banche per essere più forti. Questo partito votato controvoglia dalla maggioranza dei suoi elettori si è rivelato fin dai primi passi un soggetto politico artificiale, che somiglia più a un «corpo diplomatico» che altro. Molti dei vip che lo hanno sostenuto ora sono colti da attacchi isterici constatando che non sta in piedi. Dall'altra parte ci sono delle idee che vogliono essere rappresentate e discusse. Idee davvero alternative a quelle del centrodestra. La qual cosa, nel momento in cui si cerca di costruire un'alternativa, ha la sua porca importanza e fa sì che queste idee vengano considerate oggettivamente interessanti dall'opinione pubblica. Per quanto riguarda l'annosa questione: «Può un comico fare politica?», si tratta anche qui di una domanda che non esiste in natura. È ovvio e tutti sanno che chiunque parli a un pubblico fa politica. È ovvio che la politica in una democrazia la fanno tutti. Ma la vera domanda che si pone è: può un comico ottenere molto più consenso politico di un politico? Può il discorso di un comico essere molto più politico di quello di un politico? I fatti dicono di sì e tocca abbozzare. (Quali fatti dicono di sì? Dove sono i tuoi voti?) Potete anche continuare a menare le mani, ma sarebbe meglio fare uno sforzo di comprensione. D'altra parte parlo per me ma credo anche a nome degli altri, le nostre idee sono lì e si possono usare gratuitamente. Approfittatene. (Un'altra volta, grazie)

Sabina Guzzanti
11 luglio 2008


Ecco. Il tutto è di una pochezza tale, stilistica e contenutistica, che avrebbe sfigurato sul giornalino del mio liceo. Però almeno è chiaro dove sta lei e dove sto io.

Thomas Stearns Eliot

Era lui, mi pare di ricordare, l'inventore del correlativo oggettivo.
Quando Nanni Moretti ha commentato che Grillo e la Guzzanti con il loro NoCavDay a Piazza Navona a Roma "hanno sporcato tutto" avevo inizialmente pensato a una considerazione metaforica sull'imbarbarimento del dibattito pubblico; al disappunto di una persona critica sull'operato del governo che vede i suoi argomenti in mano a un branco di giacobini estremisti. Invece no, a quanto pare voleva solo dire che hanno lasciato un porcile. Peccato.
O magari voleva fare un correlativo oggettivo (ecco, trovato).

domenica 6 luglio 2008

venerdì 4 luglio 2008

Gli idioti, passi...

....gli idioti di successo, passi pure. Sono gli idioti che hanno successo grazie ai prodotti del loro intelletto che non vanno giù.

mercoledì 2 luglio 2008

D'annata

A meno che non succeda qualcosa di straordinario nella realtà, il momento più magico di una mia giornata a caso è quando passa, inattesa, la canzone qui a lato nella barra video.

martedì 1 luglio 2008

Sì,...

...questo ha fatto sobbalzare anche me.

domenica 29 giugno 2008

Have your say ON WHAT? At least show me the bloody hat!

Dal Times:

"The Queen found herself hanging on to her hat yesterday as blustery conditions at Royal Ascot threatened to send the headgear tumbling down the racecourse.

The creation by the milliner Rachel Trevor-Morgan was held in place by the Queen as she made her traditional entrance, with the Duke of Edinburgh, in a horse-drawn carriage past the grandstand. The Duchess of Cornwall travelled behind with the Prince of Wales but seemed to have no problem with her Philip Treacy hat.

Ladies' hats in general were a focus of attention as hundreds of racegoers packed the stands for the start of racing.
"


HAVE YOUR SAY


venerdì 27 giugno 2008

Tesina interdisciplinare. Letteratura-attualità

Leggendo questo, ho avuto una conferma del genio di Alessandro Manzoni, inventore con un paio di secoli d'anticipo delle intercettazioni telefoniche (credo fosse il capitolo XVIII o XIX dei Promessi Sposi, quello in cui il Conte Zio va a parlare con il Padre Superiore dell'Ordine dei Cappuccini). Dategli un'occhiata, io se lo trovo lo linko.

martedì 24 giugno 2008

La vodka di Putin


Dalla Russia con amore, grazie a due couchsurfers francesi, Guillaume e Julien.

Il Lippi bis

Ah, politica e calcio che si ispirano a vicenda!

sabato 21 giugno 2008

The web-cam-stop-motion-thing!



E non ho neanche la scusa che piove.

venerdì 20 giugno 2008

Couchsurfing








Piccola galleria di vagabondi di passaggio per casa nostra, grazie a questo sito.

Nell'ordine, Heather da Berkeley, California. Manolo da Barcellona. La paella di Manolo. Kadeem e Jake da Nottingham, Inghilterra - come testimonia la riga di birre - Somaya da Canberra, Australia.

Sto considerando carriere alternative...



Fotomodello o fotografo? Via alle telefonate.

giovedì 29 maggio 2008

Era la fine di maggio

e la fisica continuava a succhiarci la voglia di vivere e di scrivere

giovedì 22 maggio 2008

Quanno ce vo'

Detto da un non particolare estimatore: fin qui - rifiuti e nucleare - molto bene.

mercoledì 14 maggio 2008

Uhm uhm

Dopo aver letto 116 pagine di "Sardinia blues", l'acclamato libro della rivelazione della letteratura Flavio Soriga, il primo commento che mi viene è "Ci vuol altro".

mercoledì 7 maggio 2008

Compleanno

Il primo anniversario di questo blog è purtroppo caduto in un periodo di inattività prolungata dovuta a trasferimento in casa non dotata di connessione internet. Torno presto.

venerdì 18 aprile 2008

Redde rationem

Ho abbastanza azzeccato i rapporti di forza dei due partitoni, sottostimando un po' sia Pd (1-2%) sia PdP (2-3%), cioè la polarizzazione del voto. Ho completamente sbagliato il pronostico sull'Arcobaleno - e ne sono ben contento - e parzialmente sbagliato Casini (per difetto) e Destra (per eccesso).

domenica 13 aprile 2008

For dummies

Colgo l'occasione per fare informazione, visto che mi pare che nessuno si sia accorto che Berlusconi parlando venerdì sera a Otto e mezzo ha detto pressappoco: "E' uno scandalo che si sia abbandonata l'energia nucleare in Italia, la patria di Enrico Fermi, colui che scoprì la posibilità di creare energia dalla scomposizione delle cellule".

sabato 12 aprile 2008

Dichiarazione di voto

Dunque: il pronostico innanzitutto: Pdp intorno al 44%, Pd intorno al 37, Sinistra bertinottiana 7, Casini fa flop (circa 4), Santanchè 3.
Lo faccio prima per spiegare perché mi viene poca voglia di andare a votare il Pd, pur essendomi detto da anni che avrei votato un progetto di centrosinistra che si fosse finalmente liberato dei comunisti. Veltroni l'ha fatto e dice quasi tutto quello che vorrei sentire sul merito, sulle infrastrutture, sulla semplificazione della burocrazia, sulla lotta alla mafia, ma la facciona pusillanime di Prodi, le tasse, le mediazioni estenuanti, la retromarcia sulle pensioni, la tristezza insomma del governo uscente non si cancella dalla memoria degli elettori con il "contrordine compagni, da domani liberali" in bocca a Veltroni. Come ho già scritto, quest'operazione sarebbe stata seria e convincente se fatta durante gli anni di opposizione, e non per salvare la pelle sull'onda dell'annunciatissimo flop del governo Prodi-Bertinotti. Detto tutto questo, e detto che l'alleanza con Di Pietro boh, andrò a votare Pd per premiare quel po' di coraggio, e perché Berlusconi invecchiando ha solo peggiorato i suoi difetti, a partire dal disprezzo di chi non lo vota, e poi la megalomania patologica che ha impedito la formazione intorno a lui, in 14 - quattordici - anni di vita politica, di una classe dirigente decente e fatta non di yes-men. Ieri ha annunciato che toglie il bollo. Insomma, ammetto la superbia, ma mi sento troppo intelligente per il "Venghino siori".
A lunedì per la verifica.

lunedì 7 aprile 2008

Lanacaprinologi

Oggi in prima pagina su Repubblica c'è un articolo di Pietro Citati in difesa del punto e virgola.

lunedì 31 marzo 2008

1998


Vivendolo, mi sembrava un po' sfigato, con Prodi, Monica Lewinski, tutti a cantare aléaléalélacopa, per poi vedere la copa sulla brutta testa pelata di Barthez, ma - dicevo - ad andare un po' al di là, cose carine ce n'erano, ne ho trovate tre di recente che, messe insieme, fanno un bell'affresco della vita e della morte, del fragile equilibrio della civiltà sul caos.
"L'Odore della Notte" è un film indipendente di Claudio Caligari, ambientato una ventina d'anni prima nelle borgate romane, e segue la parabola disperata di una banda di rapinatori. E' ben scritto e ben recitato. Poi "The Black Light", splendido album tex-mex dei Calexico, disco senza tempo, lento e grezzo, un po' cowboy un po' dark.
Infine, tex-mex anch'esso, il saggio "An Empire Wilderness. Travels into America's Future", di Robert Kaplan, di cui ho potuto leggere qualche passaggio sull'Atlantic Monthly. Potrebbe essere una recensione di "Non è un Paese per vecchi" (e spesso le migliori recensioni non sono le recensioni, sono robe che non c'entrano niente con l'opera), per l'acuta penetrazione dell'atmosfera da terra di frontiera degenerata che pervade il sud-ovest degli Stati Uniti: i discendenti spirituali dei pionieri lasciati a crogiolarsi nei loro valori d'altri tempi, con il Messico che li invade di clandestini e di droga di fronte a sé e il loro Paese, che non può fare a meno degli uni e dell'altra, alle loro spalle. In pochi documenti che ho letto è così vivida la linea che corre tra la malavita e la società che vuole costruire e non depredare e dominare . Dagli albori,

"Unlike the children of the European Enlightenment and the Protestant Reformation who settled the east coast of what became the United States, Cortez and his men came to steal, not to work or build cities. Religious dogmatists who combined the worst of Spanish and Moorish culture, they lacked the habit of process, of investing years of labor to achieve material gain -- the bourgeois mentality, in other words.",

alle vie più impensate che può prendere la religiosità popolare (dove la società in cui si sviluppa è corrotta),

"The most popular religious site in Culiacán is a shrine dedicated to Jesús Malverde, a common criminal hanged in 1909, who is now known as "El Narcosanton" -- the Big Narco Saint. Here drug lords come to pray for good fortune. The shrine is built of plate glass, white bathroom tiles, and corrugated sheet metal; it is covered in blue spray paint, tar, and cheap wallpaper, and the walls don't quite join the sheet-metal roof. The first time I walked past the shrine, which is crammed between two sandy parking lots and obscured by a taco stand, I mistook it for a gas station or an auto-parts shed. When I saw it a second time, I noticed three young men in tight jeans praying before the painted plastic statue of Jesús Malverde, while behind the shrine two men played a sad tune on a bass fiddle and a wheezing accordion. The plastic statue was surrounded by votive candles in red glasses. I bought an amulet containing a picture of the Narco Saint from an old woman. She dipped it in a sink of holy water and passed it over the face and black-painted hair of the statue before handing it to me for the equivalent of five dollars. Meanwhile, a stream of people -- young toughs, old women, and children -- stopped to pray.",

e possiamo pensare alle strade dedicate ai pii boss mafiosi a Corleone.

Infine l'America, quella degli americani che a volte qui ci si compiace di considerare tonti, al paragone specialmente di noi italiani così intelligenti. Una volta passato il confine,

"The people I saw on the street were in most instances speaking Spanish, but they might as well have been speaking English. Whether it was the quality of their clothes, the purposeful stride that indicated they were going somewhere rather than just hanging out, the absence of hand movements when they talked, or the impersonal and mechanical friendliness of their voices when I asked directions, they seemed to me thoroughly modern compared with the Spanish-speakers over in Sonora. The sterility, dullness, and predictability I observed on the American side of the border -- every building part in its place -- were signs of economic efficiency."

domenica 30 marzo 2008

Forza Milano



Domani si decide l'assegnazione dell'Expo 2015. Milano contro Smirne.

Lo sponsor Galateri ha un po' esagerato: "Milano ha tante qualità. Ha tutti i pregi di New York con il vantaggio di essere più a misura d'uomo". Una frase che in altre circostanze avrebbe meritato un commento caustico. Però, proprio perché Milano si procuri un po' di quei pregi, qui si fa il tifo.

giovedì 27 marzo 2008

No, no...

L'ex Presidente della Camera Bertinotti ha veramente appena detto a Annozero che è contrario all'occupazione delle case di proprietà pubblica, e che invece occupare quelle sfitte dei privati va bene?

Soldati e soldi

"Gli intellettuali engagé non possono sopportare l’idea che in America, cioè in un paese libero, ci siano migliaia di giovani che si arruolano liberamente nell’esercito del proprio paese, magari per contribuire a difenderlo."

Il resto del prezioso appunto di Camillo sui militari in America è qui.

martedì 25 marzo 2008

Pasquetta on the road


Questa foto, a giudizio del titolare, è venuta bene.

lunedì 24 marzo 2008

Bambinate

Scrivere pasqua, con la minuscola, per sentirsi iconoclasti.

Dal comunismo al consumismo

Ho visto lo spot del nuovo McBook della Apple, e vorrei capire quale perversa malattia del nostro tempo fa sì che ci si debba far venire degli orgasmi perché il tuo computer è sottile come una piadina e ha una mela sopra. So bene di sembrare un vecchio noioso che se la prende con le diavolerie di oggigiorno. Ma in realtà no, è la forma che surclassa il contenuto, la confusione tra figo e fighetto, il tatuarsi il marchio addosso come status symbol, che mi disturba un po' - specialmente nella tecnologia, perché nel vestiario al limite ha un po' più di senso. E specialmente quando vedo tra i più fervidi adepti di queste nuove sette un sacco di quelli che l'entusiasmo fin qui lo riservavano a Che Guevara, alle braghe bucate, la canna libera e a tutto quello che è "contro il sistema". Forse essere all'ultima moda nell'hi-tech ha una patina di intellettualismo che fa perdonare le concessioni al produci-consuma-crepa? O forse, come sempre, i nuovi convertiti sono i fedeli più accesi?

domenica 16 marzo 2008

lunedì 10 marzo 2008

Mi parli no


Mi han detto che le Iene si sono occupate, con le consuete tonnellate di moralismo, della questione delle torture sui prigionieri nella guerra al terrorismo. Linko quindi un portentoso (e molto lungo) pezzo apparso un po' di tempo fa sull'Atlantic Monthly sui variegati metodi di coercizione che sono stati usati nel mondo per ottenere informazioni preziose che possono salvare vite, e sul problema morale che tali metodi pongono. Perché lo pongono, a meno di non essere le Iene; aveva provato a parlarne con intelligenza Panebianco mesi fa sul Corriere, per essere subito assalito dai soliti parrucconi indignati. Se vi stufa - ma penso di no - il punto di vista dell'autore, che condivido abbastanza, è nell'ultimo paio di capoversi.

domenica 9 marzo 2008

Inequivocabili

Dal Guardian: "[...]there are signs that recent events [...] are finally galvanising Italians into reaction. They may just be straws in the wind, but there a revolt underway on Sicily against the payment of protection money to the Mafia, Italy's employers' federation has just elected its first-ever woman president, and millions of television viewers have failed this year to tune in to an event that embodies outdated cultural values, the week-long San Remo song festival."

sabato 8 marzo 2008

Qui Pdp

Questo mi ha abbastanza divertito.
Fini invece, in politica dal '69, deve essersi divertito di più con questo.

venerdì 7 marzo 2008

Daria Bignardi

"Io penso che ci sia un grande senso dell'umorismo che ha messo insieme sta roba che è il mondo".

Ecco. Ma direi che la cosa grave non è tanto questa, quanto che il passaggio di cui sopra non l'ho sentito facendo zapping, o su Blob, ma compariva in uno degli spot del programma "Le Invasioni barbariche", quelli che dovrebbero raccogliere un po' il meglio. (L'autore forse era Marco Baldini, se volete saperne di più).

venerdì 29 febbraio 2008

Nugget of wisdom

Feeling ashamed of my flaws won't make me any better.

Non c'è solo la Bertè

El Lute dei Boney M è un plagio di Fernando degli Abba!

giovedì 28 febbraio 2008

Patriottismo ferito

Dunque come italiano mi sono sentito dare dell'imbecille due volte negli ultimi due giorni. Da Berlusconi perché non voterò il PdP, e da Pippo Baudo perché non guardo il festival di Sanremo (o San Remo?).

giovedì 21 febbraio 2008

Amarcord

Per gli amanti dei Seventies, su Youtube ci sono un bel po' di spezzoni dello show di Dick Cavett con interviste a leggende dell'epoca quali John Lennon, Mick Jagger, Janis Joplin e, qui, l'immenso David Bowie.

giovedì 14 febbraio 2008

"Damn bastards"

Il commento del mio amico dj all'ultima uscita degli Hot Chip, "Made in the Dark". Lo straconsiglio. Assaggio.

mercoledì 13 febbraio 2008

Zara. Fermata Zara


Fichissimo guidare il metrò di Milano! E far emettere ai malcapitati grida da montagne russe...

venerdì 8 febbraio 2008

Pedestrians e pedoni


Oggi, sopraggiungendo con la mia macchina a un attraversamento, scorgo una signora che azzarda un passetto sulle zebre: vedendomi, rifugge impaurita verso il marciapiede. Quando mi fermo, mi osserva guardinga un paio di volte e poi, sollevata e frettolosa, affronta il guado.
Chi è stato in Inghilterra (o in altri paesi nordici) ha assistito probabilmente alla scena opposta. L'automobilista in arrivo studia il pedone per capire se ha intenzione di attraversare o meno, rallenta preventivamente, se il campo è libero procede.
Forza contrattuale della Fiat? Sfiducia del cittadino nei suoi diritti civici? Piacere del brivido che scuote la prevedibilità del quotidiano?
Certo è che se la foto che vedete in alto fosse stata scattata a Roma in imitazione, che so, di un disco dei Pooh, sarebbe stata un'impresa, oltre che magari meno glamour, certamente più complicata.

domenica 3 febbraio 2008

Mary the dirty

Maria è finita sul New York Times.

sabato 2 febbraio 2008

5000 di queste corna

Noi aficionados italiani abbiamo assistito di recente alla cinquemillesima puntata di Beautiful, con circa sei mesi di ritardo rispetto agli episodi americani. Sono vent'anni quindi che, anche in Italia, la famiglia Forrester e i suoi satelliti intrigano, fornicano, muoiono, risorgono, scoprono fratelli, genitori, figli di cui non avevano alcun sospetto, dando qualche speranza a tutti noi conduttori di esistenze monotone, e al contempo mantenendo una rassicurante condizione di immobilità: Brooke continua a non rendersi conto della sua intrinseca natura poligama (non se ne è fatta poi così tanti come sembra, secondo i miei calcoli: 7 in vent'anni, di cui però tre imparentati e uno marito di sua figlia), Ridge continua a guardare nel vuoto, Stephanie è sempre intenta a mille trucchi per riagguantare Eric che intanto scopazza allegramente qua e là. Il tempo è vittima di strane nonlinearità: il primo figlio di Eric e Brooke, nato circa 15 anni fa, sembra ben oltre i 25; per contro Donna, sorella minore di Brooke, sui vent'anni all'inizio dello show, è ricomparsa di recente e non ne ha più di trenta. Le frasi immortali? "Siamo una famiglia", "Dobbiamo parlare", "Ho bisogno di tempo", "Sei un uomo meraviglioso", "Sei una donna forte". L'arma vincente? Difficile dirlo. La mia ipotesi è: la perenne tensione tra il quotidiano sfracello dei valori tradizionali della famiglia quali la fedeltà, la sincerità, l'armonia ecc. ecc. e l'infaticabile declamazione di quei valori stessi come traguardo supremo dell'esistenza; la continua celebrazione di matrimoni "finché morte non ci separi" che non sopravvivono mai più di qualche mese; l'insidia al marito o alla moglie altrui ma in nome della costruzione di una famiglia; l'attenzione ai bambini che devono venire prima di tutto, pazienza poi se a un certo punto non sanno più se sono fratelli, fratellastri o cugini. Sembra che ci urlino dal teleschermo "Non siamo sti gran stronzoni, è che ci disegnano così!".


PS aggiornamento in data 28/2: Brooke se ne è fatti otto, mi ero dimenticato di Grant Chambers.

mercoledì 30 gennaio 2008

Ipse dixit

Giovanni Sartori, oggi:

"Io sono contrario a elezioni immediate senza riforma elettorale. Ma non sono contento di scoprire che da qualche giorno anche Prodi la pensa così. Perché non riesco a dimenticare che per gli ultimi 18 mesi il Nostro ha minacciato i suoi con il ritornello: «Se mi fate cadere, tutti alle urne». Tra poco Prodi lascerà Palazzo Chigi. Però non per tornare a casa ma per tornare a tempo pieno al partito a rilanciare «Prodopoli» e a fare le sue vendette. L’eredità delle sue cattive idee sarà purtroppo lunga da smaltire".

lunedì 28 gennaio 2008

Aggiornamenti

Djoko ha battuto Federer, in tre e non in cinque, e vinto poi la finale. E' da quando tengo questo blog che lo propagando (vedi qui e qui), quindi saluto la cosa con gioia. E improvvisamente sono tutti vicini: Nadal a 650 punti da Federer, poi Djokovic a 815 da Nadal.

sabato 26 gennaio 2008

Haha


Per alleggerire un po' gli animi in questi bassi tempi, molte altre come questa sul sicuramente già famoso e a me ignoto sito Cazzateonline. Enjoy.

venerdì 25 gennaio 2008

Provaci ancora Novak


Stanotte nuovo assalto a Federer. Pronostico (oggi sono in vena): vince in 5.

Federer è dato a 1,4; Djokovic a 3,4; qualche euro ce lo metterei.

Via un altro

Mastella è l'esecutore materiale, ma quello che è successo è direi la conseguenza di quello che avevo scritto nelle ultime due righe di questo post. Si è verificata la prima ipotesi.

Ora? Pronostico: tutti dicono di aver voglia di andare a votare, ma è una manfrina, in realtà non si sente aria di voto, nessuno ha il fiato, neanche Berlusconi che, anzi, secondo me vede un ritorno al circo di Casini, Fini e Bossi con entusiasmo più o meno pari a quello di un elettore di sinistra. Veltroni e Berlusconi sostengono un governo a termine che faccia una riforma elettorale e istituzionale e nel frattempo preparano e/o rafforzano il loro partito in vista di una campagna elettorale in autunno o primavera prossima.
Più che un pronostico è quello che mi piacerebbe vedere. Facce migliori non spero più di vederne, sarebbe già qualcosa vederne un po' di meno.

martedì 15 gennaio 2008

Noi anglomani

Nuovo link su questo blog per chi è temporanenamente confinato lontano Londra e New York.

Musica

Il nuovo disco dei Band of Horses è da non perdere. Questo è il video della prima traccia.

giovedì 10 gennaio 2008

Pubblicità

Tutti a vedere il filmato delle peccaminose notti del Sound Village nel nuovo sito della mia amica Patri.

Mi piace il mio gruppo

Ho fatto il Political Quiz di Facebook e figuro come libertarian. Il che spiega la mia sbadigliante ostilità nei confronti della famosa moratoria sull'aborto a cui in Italia ci si sta di nuovo appassionando (ma avanti mai, bisogna continuare a disseppellire cadaveri, da Padre Pio in giù?). Essa appoggia infatti su una visione conservatrice del mondo, che il Political Quiz descrive intenta a "support laws to restrict personal behavior that violates "traditional values"". E' esattamente questo, le tradizioni sono belle, ma lo sono quelle spontaneamente abbracciate dagli individui (e quelle vive di solito non hanno bisogno di alcuna legge che le difenda), non quelle che qualche gruppo, per quanto autorevole, vuole imporre agli altri. Che un feto sia una persona umana è una cosa su cui si può benissimo essere d'accordo, e su cui si può invece non esserlo. La risposta non ce l'ha nessuno. Anzi, il codice civile, visto che mi pare nessuno se ne ricordi mai, recita che la personalità giurica si acquisisce al momento della nascita. => Il feto non ce l'ha, l'embrione nemmeno, e lo spermatozoo neanche. E Toni Negri prende ancora la pensione da deputato, e ci vogliono 2 anni per un processo civile. Che cazzo.

martedì 8 gennaio 2008

Successi

Oggi giornata scialba, mi sono comprato una bottiglia di acqua frizzante per darle un sussulto.
Soddisfazione per una mia uscita durante la lezione di Fisica dei solidi 2: verso la fine della terza ora e dell'illustrazione delle conseguenze del teorema di oscillazione (?) e dissipazione, all'ennesima rassicurazione del professore "E, questo, di nuovo, c'è su tutti i libri", ho saggiamente commentato rivolgendomi alla mia compagna di corso: "Per fortuna esistono molti libri su cui questo NON C'E'".