sabato 7 marzo 2009

Verde su bianco

Ispirato non so da quale accoppiamento formalizzato di attori americani, rifletto sulla seguente squallida pratica: gli accordi prematrimoniali. Mi sembra che se ci si è uniti per il resto della vita, e ci si separa, i contraccolpi finanziari abbiano una portata trascurabile rispetto al fallimento personale e relazionale che si è creato. Però no, perché a quel resto della vita non ci crede più nessuno, e le separazioni preventive della roba sono solo l'esplicitazione di questa impostura. Non è tanto che hanno tanti soldi, è che hanno poca cognizione di quello che fanno: quattro, sei, otto matrimoni; non riesco a immaginare un modo più volgare di screditare l'istituto che invece esteriormente si celebra ripetutamente. E ogni volta, "sì, per sempre..." credibili come dei politici in televisione. Dico, un po' di peso alle nostre azioni, un po' di responsabilità, di irripetibilità, le renderebbe ben più gustose, no? Io sono del parere che ci si dovrebbe sposare o mai, o una volta sola, e dichiaro qui che così farò - facendo finta per un attimo di non avere altri impedimenti. Così come dichiaro che se mai avrò tanti soldi non prenderò mai in considerazione l'idea di mettermi a un tavolo con un divorzista per esaminare l'ipotesi che in un futuro la persona a cui sto per promettere la mia vita mi voglia spennare. Se poi accadrà, beh avrò altro di cui dolermi.

lunedì 2 marzo 2009

Un lunedì da fighetti

"Wittgenstein" inizia la settimana spendendo probabilmente circa un'ora per scrivere un post che ci spiega quanto è prezioso il suo tempo e perché continua ad andare a Roma in aereo anziché in treno. Si risparmia un'ora. Io, che preferisco il treno, mi permetto di correggere due informazioni contenute nell'articolo, per gli indecisi.

1) In seconda classe, per chi non vi si fosse mai spinto, si viaggia benissimo. Non solo sul Frecciarossa, persino sui regionali, udite udite. Ci sono i sedili, i finestrini, e non si registrano casi di cannibalismo tra i passeggeri.

2) Non è vero che a Linate si può andare soltanto in taxi. Ci si arriva serenamente con la linea 73 da San Babila. Come? Ah certo, se non si trova posto a sedere non si può aggiornare il blog durante il tragitto.