mercoledì 14 maggio 2008

Uhm uhm

Dopo aver letto 116 pagine di "Sardinia blues", l'acclamato libro della rivelazione della letteratura Flavio Soriga, il primo commento che mi viene è "Ci vuol altro".

2 commenti:

Unknown ha detto...

In che senso ci vuol altro? Secondo me invece Sardinia Blues è un libro, oltre che scritto molto bene, con un gran ritmo, assai incisivo ed attuale, efficace, che ben descrive la situazione sia dei giovani sardi che della Sardegna stessa. Anzi, forse esagero, ma in questa descrizione riesco anche a cogliere una metafora delle contraddizioni contemporanee legate al villaggio globale, un efficace raffigurazione delle attese dei giovani d'oggi che si scontrano con la realtà.

theBloggertheBetter ha detto...

Senza dubbio il tema è quello che dici tu. E probabilmente se fossi sardo mi riconoscerei in molte più cose. E' sull'efficacia che obbietto: pur facendo parte di quella generazione di più o meno coetanei dell'autore che non sanno cosa fare della loro vita, trovo il tutto poco avvincente, mi pare che troppa parte del libro sia passata a sfondare porte aperte, dalla Sardegna che non è quella della Costa Smeralda a certo cinismo similbarneyano ad altre cose che ora non ricordo. I personaggi non mi appassionano, neppure morendo il protagonista riesce a commuovermi. E il ruolo di Londra mi sfugge.
Grazie comunque del commento, in effetti il mio "ci vuol altro" era un po' sbrigativo.