
E' bella, la donna in gonna e tacchi. Se ne sentono sempre di più lamentarsi che la gonna è scomoda, che i tacchi sono scomodi, un paio di jeans e via. Ma il trucco è lì: perché in tacchi si è più belle? Solo perché slanciano? No, è per il concetto che emana il sottoporsi alla sofferenza e agli impicci del tacco per essere bella, quello di una bellezza a cui si è pronti a sacrificare un po' della propria comodità e libertà, e quindi non gratuita, ma faticosamente raggiunta e però espressa poi con serenità, come per Winckelmann il bello era "nobile semplicità e quieta grandezza tanto nell'atteggiamento quanto nell'espressione".