venerdì 24 agosto 2007

C'est l'argent qui fait le feu?

Lettera al Foglio di oggi:

Al direttore - C’è un controsenso evidente alla base della guerra ai roghi estivi. Si pagano i lavoratori soltanto se i boschi bruciano. Tanti incendi, c’è lavoro per tutti. Nessun incendio, si resta a casa. In pratica, c’è una involontaria istigazione-sovvenzione di stato ad appiccare il fuoco, quando invece si dovrebbe fare il contrario. Pagare per gli incendi che non ci sono. Si riuniscono i lavoratori stagionali in una cooperativa di sorveglianza, con una penale ben chiara: se scoppia l’incendio, e distrugge il bosco, scatta la penale sulle paghe. Forse si pattuglierebbe di più, si sorveglierebbe meglio. Guai allora al piromane autentico, sorpreso con una latta di benzina in mezzo al folto da un drappello di stagionali calabresi. Ma forse è troppo semplice, ancora una volta. Rischierebbe di funzionare.

Mimmo Ballarin, via Web

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