domenica 16 settembre 2007

What a morbid sofa

Visto "Io non sono qui". Ci sarei stato ad aspettare anche un'altra settimana, se serviva a tradurlo in modo un po' meno sciatto. Sono stato abituato dalla lettura di volumi scientifici a traduttori per cui "to argue" è "arguire" e "evidence" è, naturalmente, "evidenza" (in quest'ultimo caso la parola è addirittura uscita dai libri e tanti dicono ormai che "non c'è evidenza per questo fatto") a provare intenso fastidio per queste cose, quindi quando ho sentito la pasionaria sessantottina dire a Bob Dylan "sei uno sciovinista" mi sono un po' cadute le palle: era chiaro dal contesto che gli stava dando del maschilista, che infatti è il significato che chauvinist ha in inglese, ma in italiano lo sciovinista è un nazionalista (specialmente francese, la parola nasce infatti da un tal Chauvin soldato di Napoleone), non un maschilista - e figuriamoci se in Italia dovevamo ricorrere a un prestito straniero per esprimere un concetto così cardinale della nostra cultura. Il doppiaggio dei film è già una cosa che mi piace poco, specialmente in un film come questo dove molte frasi richiamano spesso canzoni. Già che agli attori gli togliamo la voce, almeno non facciamogli dire scemenze.

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