sabato 16 giugno 2007

Ma poi vegnen...

Volevo comprare in libreria "Milano da morire", il saggio di denuncia del degrado amministrativo-ambientale-culturale della "capitale morale". L'ho sfogliato un po' ed era sicuramente interessante, ma alla lunga un po' asfittico, come tutte le cose unilaterali. Perché è innegabile che Milano abbia dei problemi, anche grossi, ma è anche innegabile che questi problemi derivano dal continuare a essere il motore dell'Italia, l'epicentro della sua economia e quindi del traffico, dell'immigrazione, così come è innegabile che ha dei punti d'eccellenza e continua a produrne, che è l'unica città italiana in cui non si respira aria di campanile o di provincia (forse respirare non è il verbo migliore), che insomma se ha i problemi ha anche le energie per affrontarli. In sintesi Milano è come una Ferrari sporca e ammaccata, le altre possono ripulirle ma restano delle macchinine.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Well said.